La fase conclusiva del blog prevede una sintesi finale di tutto ciò che è stato analizzato fino ad ora riguardo il color antracite. Per questo motivo ripercorreremo gli step del mio percorso.
Per prima cosa, una volta assegnatomi il colore, ho cercato approfondimenti su di esso, imparando per esempio la sua derivazione. Il color antracite infatti prende il nome da un tipo di carbone fossile, l’antracite, di origine antichissima e ad alto potere calorifico. Ho appreso poi l’etimologia della parola stessa: essa deriva dal greco e significa anthrax, carbone (Step 01). Per quanto riguarda le parole, ho tradotto il colore antracite in tante altre lingue, scoprendo che in alcune il nome rimane simile a quello italiano (Step 02).
Successivamente ho cercato di definire l'antracite non tramite il suo nome, ma attraverso i diversi codici che vengono assegnati a ciascun colore per identificarli, apprendendo anche i colori di cui esso è composto (Step 03).
Ho imparato poi dalla scienza che il carbone deriva da una lenta e graduale decomposizione che migliaia di secoli fa ha subito il legno di antichissime foreste, sommerse dalle acque e poi sepolte (Step 06). Prima della scienza l’esperienza si basava su esperienze empiriche e credenze, su cui si fonda anche la nostra cultura. E' possibile infatti trovare o conoscere proverbi e scaramanzie riguardanti il carbone, alcuni di essi si possono trovare nello Step 08 del blog. In seguito, ho scoperto che esiste una canzone che si intitola antracite, e che la stessa parola viene ripetuta in ogni strofa della canzone (Step 05), e che nel cinema in bianco e nero la luce ha la funzione determinante di formare la scala dei grigi e di separare gli oggetti fra loro e dallo sfondo (Step 07).
Attraverso la compilazione dell’abecedario, ho potuto imparare nuove definizioni, come per esempio per la parola “quadro”: essa, nel gergo dei minatori, definisce le centinature in legno o ferro della galleria della miniera (Step 09).
Approfondendo la mia ricerca, ho avuto modo di notare come il colore antracite venga utilizzato per diverse applicazioni: per il logo di un’azienda per esempio (Step 10), in un fumetto (Step 13), nella moda (Step 20), nei prodotti di design (Step 16), nella grafica delle pubblicità (Step 15) e nell’arte (Step 18), in architettura (Step 22) o addirittura nelle creazioni di piatti in cucina (Step 12).
Ho imparato ad immedesimarmi nel colore stesso provando a descrivermi (Step 19), e ad identificare la dimensione primitiva del colore associandola al rapporto materialità dell’oggetto/nome dell’oggetto (Step 23).
Grazie a questo percorso sono riuscita ad imparare molte cose nuove, e a capire come un colore possa, con la sua presenza, caratterizzare ogni cosa.