mercoledì 4 gennaio 2017

STEP 21_ I PROTAGONISTI

DEODAT DE DOLOMIEU 
Déodat Guy Silvain Tancrède Gratet de Dolomieu (Dolomieu, 23 giugno 1750 –Châteauneuf, 26 novembre 1801) è stato un geologo francese, da cui hanno preso nome le montagne delle Dolomiti.
Suo padre lo iscrisse molto presto, verso i 3 anni, all'Ordine di Malta, destinandolo così alla carriera militare. Questo avrebbe segnato tutta la sua vita, giacché gli avrebbe permesso di viaggiare e di soddisfare la sua passione scientifica, ma lo avrebbe anche condotto a morte, come si vedrà più avanti.
Malgrado il titolo nobiliare, Dolomieu riuscì ad attraversare quasi indenne la Rivoluzione francese, grazie alle riconosciute competenze scientifiche.
Ricevette un'educazione classica, dopo la quale si rivolse alla chimica e alle scienze naturali; sostenuto da una viva intelligenza e da un acuto spirito di osservazione, si consacrò presto alle scienze della terra, la geologia.

A 25 anni, dopo aver studiato a Metz dove era di guarnigione, cominciò a lavorare sulla pesantezza nelle miniere della Bretagna. Viaggiò poi in Portogallo, a Malta, in Italia (dove studiò l'Etna e gli effetti del terremoto calabro-siculo del 1783, le isole Eolie, Ustica e Pantelleria), in Egitto. Il suo studio sugli effetti del terremoto, che fu pubblicato simultaneamente in Francese, Italiano, Tedesco e Inglese, sottolineava la maggiore distruttività del sisma su edifici costruiti su terreni alluvionali; un fenomeno di grande importanza riscoperto ripetutamente da geologi e ingegneri. Dolomieu descrisse così molti minerali nuovi o mal conosciuti, come l'analcime (volgarmente detto "occhio di gatto"), lo psilomelano, il berillo, lo smeraldo, la celestite e anche l'antracite.

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